SPF

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Valutazione e classificazione sismica di edifici in c.a.

In questa sezione

Caratteristiche Generali

Listini

Supporto

Classificazione sismica

Calcolo automatico della capacità sismica della struttura

Il software, attraverso una procedura iterativa, consente di ricavare il l’indice di rischio sismico “ζE” in termi di accelerazione e periodo di ritorno associato e, opzionalmente, il calcolo della relativa classe di rischio in accordo alle linee guida di cui all’Allegato A del DM 65 “Sismabonus” del 07/03/2017

L’interfaccia del programma è articolata in tre schede:

  • scheda “Generali” – che raccoglie le informazioni di base necessarie per la classificazione;
  • scheda “SLV” – che definisce le opzioni per la ricerca dell’azione critica allo Stato Limite di Salvaguardia della Vita (SLV);
  • scheda “SLD/SLO” – (visibile solo nel caso di classificazione completa) che definisce le opzioni per la ricerca dell’azione critica allo Stato Limite di Danno (SLD) o Stato Limite di Operatività (SLO).

È possibile navigare fra le varie schede utilizzando le apposite frecce nella parte inferiore della finestra o cliccando sulla tab corrispondente. Per avviare l’analisi sarà sufficiente cliccare sul pulsante “Calcola…”.

La procedura di classificazione si articola in due fasi principali: durante la prima fase il programma calcolerà la PGA e il valore del periodo di ritorno corrispondenti all’azione sismica che provoca il raggiungimento dello SLV nel primo elemento strutturale (trave, pilastro o setto).
A tal proposito l’utente dovrà specificare lo spettro elastico di base allo SLV e selezionare un file di VIS in cui siano state assegnate ad ogni elemento le armature corrispondenti.
La ricerca dell’azione critica verrà condotta attraverso il metodo dell’analisi dinamica modale con spettro di progetto, come definito al capitolo 8 delle Norme Tecniche per le Costruzioni.
I criteri di verifica sono differenziati per i meccanismi duttili e fragili: nel primo caso le resistenze sono calcolate dividendo le proprietà dei materiali per il fattore di confidenza, mentre nel secondo le proprietà dei materiali sono divise per i coefficienti parziali e per il fattore di confidenza.
Al termine della valutazione, SPF salverà due copie del modello di VIS di partenza aventi i suffissi “_PMM” e “_V” nei quali saranno salvate le sollecitazioni corrispondenti, rispettivamente, alla massima capacità per meccanismi duttili e fragili.

Durante la seconda fase verranno calcolati il periodo di ritorno e la PGA corrispondenti al raggiungimento dello SLD o dello SLO (a seconda della classe d’uso dell’opera), espresso in termini di drift ammissibile. Sarà possibile differenziare i limiti di spostamento per diversi gruppi di elementi.

Calcolate le caratteristiche degli eventi limite allo SLV e allo SLD/SLO il programma procederà in automatico al calcolo della classe di rischio in termini di Perdita Annuale Media (PAM) e di Indice si Sicurezza (IS-V) della struttura.

Opzionalmente, l’utente potrà decidere di condurre un’analisi preliminare di idoneità statica per verificare la capacità della struttura nei confronti delle azioni statiche agli SLU. In tal caso SPF creerà una terza copia del modello originale di VIS avente il suffisso “_static”. Qualora l’idoneità statica non dovesse essere superata, la procedura di classificazione verrà interrotta senza procedere alla determinazione della classe di rischio.